martedì 24 febbraio 2009

Una storia che si ripete

L’Italia, storica meretrice, pronta a darsi al primo venuto, ha aperto le gambe a Berlusconi. E’stata terra di conquista per gli invasori stranieri, ha corrisposto di amorosi sensi le avances dei Savoia, si è lasciata conquistare dal fascino virile di Mussolini. E’stata cortigiana, amante, succube e puttana: sempre pronta a dire di sì. Ha permesso violenze, stupri e sodomie sul suo corpo inerte e passivo: non è mai stata capace di dire di no. Anche ora, pur svezzata ed irrobustita da una lotta per la libertà contro la tirannia e la barbarie nazifascista, a poco a poco si è lasciata irretire dal nostro tombeur des femmes e si è concessa senza molta resistenza. Non è stato un amore a prima vista,un battere di ciglia, un batticuore subitaneo,ma una lenta progressiva guerra di seduzione e di conquista. Ha tentato di resistere ma le sue flebili forze sono progressivamente venute meno ed ha capitolato, senza cercare di nascondere un sorriso di compiacimento. Tu mi avrai pure conquistata, ma ora io ti prendo nelle mie spire e faccio di te un mio schiavo, perché la tua sete di potere ti imprigionerà nella mia ragnatela. Sarai pure forte, ricco, potente ed onnivoro ma io sono una donna ed alla fine vincerò io.

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